Il Club del veneziano tra i primi a costruire una proposta basata sulla collaborazione con il Comitato Regionale, a cavallo tra i valori dello sport e quelli della solidarietà
Tra i molti feedback positivi ricevuti dai club veneti al progetto per la ripresa dell’attività estiva lanciato nelle scorse settimane, un approfondimento lo merita sicuramente quello del Portogruaro Rugby, sodalizio fondato nel 1962.
A descriverne i contenuti il Presidente Valter Calcinotto, raggiunto telefonicamente presso gli uffici della sua azienda.
“Dopo la presentazione a cura dei tecnici del Comitato, abbiamo trovato davvero interessante le possibilità che il progetto offriva, potendo fare base sul supporto della struttura regionale sia per la segreteria che soprattutto per gli allenatori.
Assieme al nostro coordinatore Tomas Cibin abbiamo preso contatto con la Struttura Tecnica del CRV, creando un bel gruppo di lavoro che include stabilmente – come ormai accade da anni – anche la Pallavolo Portogruaro.
In parallelo abbiamo poi preso contatto con l’Amministrazione comunale, alla quale abbiamo proposto di condividere il progetto nella sua forma più allargata, ricevendo una risposta subito positiva.
L’idea è infatti quella di strutturare l’attività con un’ampia parte sportiva, ma poi anche con tutta una parte sociale a servizio della nostra comunità: ovviamente la frequentazione sarà aperta a tutti, non solo ad atleti tesserati per il rugby o per il volley, con una attenta valutazione dei costi concordata per gli esterni con i Servizi Sociali del Comune, un ufficio con il quale già da tempo condividiamo alcuni progetti di inserimento lavorativo per ragazzi disagiati.
Come ulteriore valore aggiunto, qui al Club abbiamo deciso di mettere a disposizione la Club House per i pasti di mezzogiorno, ma non solo in funzione del Grest.
Vogliamo fare la nostra parte come componenti della comunità di Portogruaro, quindi erogheremo gratuitamente alcuni pasti alle famiglie in difficoltà segnalate dal Comune: le spese saranno sostenute in parte dal ricavato del Grest (minima, in quanto sia rugby che volley scaleranno le rette settimanali dalle quote non usufruite della stagione), poi da alcuni dei nostri sponsor che hanno creduto all’idea, infine da noi del Club con forme di auto-tassazione.
La nostra sede è in un quartiere abbastanza difficile, la cosiddetta “Area Aldo Moro”, e sappiamo ben quanto tutto questo potrebbe essere di concreto aiuto.
Non appena sarà consentito, e chiaramente nel pieno rispetto delle regole che saranno imposte, vorremmo partire con un orario ampio, dalle 7:30 alle 17:00, proprio per agevolare le famiglie con genitori che, si spera, torneranno al lavoro.
Nel progetto sono previste anche frequenti uscite al mare, così come molte attività da svolgersi presso gli spazi bellissimi del Birrificio B2O del signor Feruglio, papà di un nostro giocatore Under 8 che ha deciso di mettere a disposizione anche la sua struttura.
Contiamo davvero di poter far partire questo progetto, magari anche solo per qualche settimana prima dell’inizio della prossima stagione sportiva. Se non sarà possibile, comunque rimarrà un qualcosa di già strutturato, che certamente utilizzeremo l’estate prossima.
Nel frattempo, tutte le energie sono indirizzate alla ripartenza del nostro sport e del nostro Club: la settimana prossima cominciano i lavori per la costruzione del secondo campo da gioco, un investimento complessivo che tra la lavorazione del terreno e l’impianto di illuminazione ci costerà circa 100 mila Euro.
Chiaro che la situazione Covid influenzerà i tempi e le risorse, ma comunque abbiamo voluto cominciare per dare a tutti, e a noi stessi per primi, un segnale di speranza verso il futuro. Gli sponsor coinvolti hanno confermato di voler rispettare l’impegno, poi contiamo sui contributi federali e regionali attraverso i relativi bandi.