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PROGETTO SVILUPPO FEMMINILE, IL COMITATO VENETO METTE IN CAMPO ENERGIE E RISORSE A SUPPORTO DEI CLUB

Obiettivo, ampliare il bacino dei Club con settori femminili giovanili e garantire un percorso sportivo alle rugbiste dopo l’Under13

 

 

Si sono svolte domenica 29 gennaio le prime due Giornate del Rugby Femminile inserite nel contesto del progetto tecnico-promozionale 2023 del CRV finalizzato all’incremento del rugby femminile nella nostra regione, con particolare focus sulle tesserate nella categoria Under 15, notoriamente la più critica essendo quella di uscita dalla modalità mista maschile-femminile prevista fino all’Under 13.

 

A Rubano (PD) sono scese in campo ragazzine Under 11 e Under 13 in rappresentanza di 17 Club per le prime e di 24 Club per le seconde: in totale, presso l’impianto del Patavium hanno giocato circa 90 atlete, sorprendendo gli stessi organizzatori per la piena riuscita della giornata, di fatto una prima esperienza tutta al femminile – propedeutica al prossimo passaggio di categoria – per giocatrici finora abituate alla formula mista.

 

 

In contemporanea, presso La Ghirada di Treviso, per l’Under 15 Benetton Rugby, 4Team, Rebels Vicenza Est, Thiene Rugby+Villorba Rugby e Valsugana Rugby+Mirano Rugby hanno dato vita ad un raggruppamento a cinque squadre con girone all’italiana, mentre per l’Under 17 Benetton Rugby, Villorba Rugby, Rebels Vicenza Est e Valsugana se la sono giocata in quattro con la stessa formula, per un totale di 120 atlete coinvolte.

 

Si tratta dei primi sviluppi della nuova struttura di promozione della pratica femminile costruita dall’Area Tecnica e da Promozione & Sviluppo del CR Veneto, che si pone tre obiettivi strategici:

 

  • Sviluppo di squadre U15 Femminili nel 2023-2024 in Club che non abbiano atlete U15 nella stagione attuale
  • Supporto allo sviluppo dei Club con attività femminile già esistente, con particolare focus ai club medio-piccoli
  • Sviluppo numerico delle tesserate + sviluppo tecnico e delle competenze degli allenatori

 

 

Gli strumenti individuati, valorizzati con un investimento complessivo superiore ai 20.000,00 Euro, sono i seguenti:

1- Individuazione di un Referente Tecnico specifico dedicato alla formazione dei quadri tecnici di tutti i Club del territorio Veneto e Trentino-Alto Adige.

2- Premio alle migliori cinque progettualità U15 e U17 Femminili coordinate con il CRV, destinando a ciascuna di esse un fondo (in piccola parte co-finanziato dal Club stesso) se in presenza di atlete Under 15 e/o Under 17 e di attività Under 15 e/o Under 17 femminile regolarmente svolta.

3- Premio alle migliori cinque progettualità U13 e U15 Femminili coordinate con il CRV, destinando a ciascuna di esse un fondo (in piccola parte co-finanziato dal Club stesso) se in presenza di atlete Under 13 e di attività Under 13 femminile regolarmente svolta.

 

Possono candidarsi ai contributi per Under 15 e Under 17 solo Club che NON abbiano una squadra Seniores Femminile o che partecipino solo a Coppa Italia e/o Serie A, escludendo quindi i Club in Eccellenza Femminile. Inoltre, devono aver sviluppato tra settembre e dicembre un minimo di 3 competizioni tra Under 15 e/o Under 17 e/o Coppa Italia.

 

Possono candidarsi ai contributi per Under 13 e Under 15 solo Club privi di movimento femminile organizzato e che tra settembre e dicembre 2022 abbiano partecipato, con almeno una atleta, ad almeno una attività U13 organizzata dal CRV.

 

Commenta così il Coordinatore Tecnico Regionale Alberto Bartolini : « L’intero progetto intende da un lato stimolare i Club già in possesso di una loro filiera femminile ad aumentare le proprie tesserate nelle categorie U15 e U17, dall’altro creare le condizioni affiché nuovi Club provino a sviluppare un movimento femminile partendo proprio dalla base. L’obiettivo » prosegue Bartolini « è sviluppare un’attività di competizione regionale U15 e U17 più sostenibile grazie all’aumento dei numeri, col valore aggiunto che questo aumento numerico sia determinato da Club di piccola e media dimensione, ampliando così il bacino complessivo del movimento femminile del nostro territorio. Il tutto costantemente monitorato e coordinato da un Referente Tecnico Femminile con incarico ad hoc, figura fondamentale per dare una regia precisa e costantemente allineata al Comitato Regionale.

 

« Sappiamo che si tratta di un progetto molto ambizioso », chiude il tecnico « ma del resto l’Italia occupa il quinto posto nel ranking mondiale del rugby femminile e solo un attento lavoro di programmazione da parte di Federazione e Comitati può aiutare i Club e le loro atlete a confermare il nostro Paese a questi livelli, puntando a migliorarli come è giusto che sia. Credo sia una forma di rispetto dovuta a tutte le rugbiste italiane – molte delle quali venete come i Club in cui si sono formate – che ci hanno portati fin qui, ma anche e soprattutto  a quelle bambine che sognano di poter diventare un giorno come loro, e che devono essere messe nella condizione di poterci provare, semplicemente trovando il modo di giocare a rugby anche dopo i 13 anni».