Il Comitato Regionale tutto, a nome della comunità rugbistica veneta, esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Manrico Marchetto, figura importantissima della sua storia, unendosi al dolore della Federazione Italiana Rugby.
La Federazione Italiana Rugby esprime profonda tristezza per la scomparsa, avvenuta domenica sera a Treviso, di Manrico Marchetto.
L’ala della Nazionale, terzo miglior metaman nella storia azzurra con ventun mete messe a segno tra il 1972 e il 1981, si è spento dopo una lunga malattia.
Figura storica del rugby italiano e bandiera del Treviso, con cui aveva disputato nel massimo campionato di Serie A duecentosessantadue partite realizzando oltre mille punti, Marchetto aveva debuttato in azzurro appena ventenne contro la Jugoslavia nel 1972 ad Aosta in una gara che aveva segnato il primo cap di ben otto internazionali tra cui Bonetti, Gargiullo, De Anna, Nello Francescato.
L’ultimo caps, per l’Azzurro numero 276, nel 1981 a Mosca: nel mezzo, i due titoli di Campione d’Italia del 1978 e del 1983 e una laurea in architettura.
Alla famiglia Marchetto e alla Benetton Rugby vanno le profonde condoglianze del Presidente Innocenti, di tutto il Consiglio federale e della Squadra Nazionale, in raduno a Roma in preparazione all’esordio nel Guinness Sei Nazioni 2024.