Su piattaforma Google Meet oltre 100 le persone collegate in rappresentanza di tutto il movimento
Condivisi i punti principali del nuovo Protocollo FIR, ulteriori dubbi per quanto previsto nella Circolare del Ministero dell’Interno pubblicata in tarda serata
Si è svolta tra le 19:30 e le 21:30 di ieri sera, in modalità remota su piattaforma Meet ,la riunione plenaria straordinaria del Comitato Regionale Veneto.
Oltre cento i singoli collegamenti, con presenza della quasi totalità del movimento. Dopo i saluti iniziali da parte del presidente Marzio Innocenti, l’apertura dell’assemblea discute i contenuti del “Protocollo per lo svolgimento di Allenamenti e Attività Agonistica Nazionale” elaborato dalla FIR a seguito del nuovo DPCM del 25.10.2020.
Tra i punti maggiormente dibattuti, le modalità di svolgimento delle sedute in campo, l’uso delle palestre interne ai club, le linee guida su spogliatoi e trasporti collettivi con pulmini societari, le prescrizioni per le club house.
Alla luce delle nuove disposizioni ministeriali, chiesti anche gli opportuni chiarimenti sulla gestione dei casi di positività: Francesco Grosso, Responsabile Sviluppo del CRV, conferma che la Struttura Tecnica del Comitato sta predisponendo un documento facilitato di sintesi delle attuali procedure previste. Viene chiarito che il gruppo squadra è da considerare sempre contatto diretto.
Il rinvio dei campionati al 2021 e lo stop agli allenamenti da contatto pone come primario per tutti i club il tema della tutela della salute dei ragazzi a fronte di una così prolungata assenza del contatto, interrogandosi sull’opportunità di valutare in sede FIR forme differenti di competizione.
Al di là dei protocolli, viene unanimemente evidenziata la necessità di fare del club – soprattutto per bambini e ai ragazzi – quel luogo di socialità che mai come ora risulta necessario, combattendo la spinta all’isolamento individuale che questa emergenza sta sviluppando con grande preoccupazione.
Pur nell’oggettiva improbabilità di far partire o completare la stagione, resta ferma la necessità di mantenere accesa la fiamma delle società e del senso di appartenenza ad esse da parte dei tesserati: più che l’attività sportiva in sé, occorre quindi puntare forte sulla capacità aggregativa.
A riunione avanzata viene condivisa con preoccupazione la circolare del Ministero dell’Interno emanata in data odierna che chiarisce alcuni punti del DPCM: in merito agli sport di contatto, la circolare sembra indicare che per tutte le attività NON DI INTERESSE NAZIONALE neanche le sedute individuali possono essere ammesse.
Viene quindi rinviata all’interpretazione autentica della FIR il contenuto della circolare, che se confermata impedirebbe, secondo la classificazione federale sulle competizioni di interesse nazionale, l’accesso agli impianti della maggior parte dei tesserati, in particolare piccoli e giovani atleti.