Chiuso mercoledì con il match al cardiopalmo contro la Scozia, il Festival del Sei Nazioni femminile Under 18 ha rivelato il talento di un gruppo nato da poco ma già pronto per diventare “grande”
Il Festival di Edimburgo ha messo alla prova, per la prima volta a livello internazionale, una Nazionale Femminile Under 18: nucleo forte della selezione, le quindici atlete venete provenienti dai Club di Feltre, Valsugana Padova, Rebels Vicenza e Villorba.
Nella prima giornata, svoltasi sabato scorso, una sconfitta ed un pareggio nei due incontri giocati con una formula molto vicina ad un match di allenamento congiunto (35 minuti per gara, ingaggio controllato, cambi volanti e limitazione all’uso del calcio di spostamento per stimolare il gioco alla mano).
L’Italia era inserita nel girone con Galles e Scozia, mentre dall’altra parte ad affrontarsi erano Irlanda, Inghilterra e Francia.
Per le Azzurrine, alle prime esperienze di raduno e – per molte – anche di gioco a XV su campo intero, un’occasione bellissima di confronto con le altre squadre del Sei Nazioni, dopo lo stage nel Sud della Francia di inizio anno.
Bello anche il contesto, studiato per favorire al massimo la circolarità di amicizie, contatti e scambi sia tecnici che interpersonali tra giocatrici e staff: per una settimana tutte le selezioni hanno infatti alloggiato nel centro di Edimburgo, in un grande hotel, condividendo sia i momenti rugbistici, sia quelli ludici.
L’Italia ha subito “assaggiato” il Galles nel primo confronto di 35 minuti di sabato pomeriggio: una sconfitta che ha però fatto intravvedere la crescita costante di approccio e di potenziale delle ragazze allenate da Diego Saccà e dallo staff composto dalle referenti tecniche di Area Leila Pennetta, Elena Chiarella, Elisa Facchini ed Elisa Rochas, coadiuvate dalla Team Manager Paola Zangirolami. E difatti, nel successivo passaggio contro la Scozia, le nostre “ragazzine terribili” hanno pareggiato per 0 a 0 giocando un match di rara intensità, lasciando intravedere amplissimi margini di crescita.
Mercoledì i test che hanno chiuso la manifestazione: per l’Italia l’avversario è stato nuovamente la Scozia, e questa volta è stata battaglia vera, 70 minuti di grande rugby, a tratti entusiasmante da parte Azzurra, con un predominio generale che non ha portato al risultato pieno solo per evidenti errori da inesperienza (tutte le mete scozzesi da intercetto o palla recuperata con l’Italia in attacco).
Una grande iniezione di autostima per tutto l’ambiente, e la certificazione ufficiale di un progetto che attraverso il grande lavoro sui territori sta cominciando a dare i suoi frutti più belli, grazie anche (e soprattutto) al grande impegno dei Club veneti e delle loro meravigliose atlete. Eccole elencate qui di seguito:
RUGBY FELTRE
Martina Busana, Erika Campigotto, Francesca Celli, Silvia Fent e Sofia Palladino
VALSUGANA RUGBY PADOVA
Alice Visman, Laura Pinton, Emma Da Lio, Alessia Margotti e Federica Cipolla
REBELS RUGBY VI.EST
Alessia Della Sala e Alice Fortuna
INIZIATIVE VILLORBA RUGBY
Yasmine Ramli, Beatrice Capomaggi e Vittoria Zanette
Questo il resoconto della gara contro la Scozia (fonte: federugby.it)
Edimburgo – Con una prestazione di grande spessore sia in attacco che in difesa, l’Italia di coach Diego Saccà cede solo nel finale nella seconda ed ultima giornata del Festival U18 ad una Scozia partita fortissimo – con tre mete in rapida sequenza nei primi 20 minuti – ma poi ricondotta ad un ruolo quasi da comprimaria per tutto il resto della contesa da una gruppo Azzurro capace di cucirsi addosso una gara dominata per larghissimi tratti, con alcuni errori nel gioco al largo pagati carissimi fino al 24 a 22 che davvero sembra stare stretto al nostro XV.
Primo Tempo. Italia colpita a freddo sulla prima palla mossa al largo: la trasmissione è letta facilmente dal centro Langford che si inserisce, arpiona la palla e muove le gambe per una trentina di metri senza più avversarie davanti andando a marcare il 5 a 0 quando i secondi a cronometro sono solo trenta. Le Azzurrine provano a resettare e trovano il ritmo della gara, ma al 6’ è di nuovo doccia fredda: esplorazione molto larga delle trequarti blu, l’ovale viaggia bene e nella combinazione tra le due ali sul corridoio dei cinque trova soddisfazione con l’accelerata della Phimister su assist della Walker. Due distrazioni difensive, due mete subite per le ospiti, che per il resto crescono di livello minuto dopo minuto, soprattutto nel breakdown.
È una bella Italia, con la giusta attitudine e tanta voglia di rientrare in partita, quella che al 12’ paga però carissimo l’ennesima leggerezza: giocata al largo sul lato aperto, la palla cade e sul rimbalzo è di nuovo la velocissima Phimister a rubare il tempo a tutte raccogliendo da terra ed involandosi sotto l’acca per la terza meta ed il pesante parziale di 19 a 0.
Le Azzurre non ci stanno e continuano a macinare il proprio rugby, fatto di ordine in fase di conquista e di reattività sui punti di collisione, con la mediana che detta i tempi giusti con crescente sicurezza: al 19’ finalmente il primo riconoscimento, mischia chiusa sulla linea dei 22 in attacco, buon lavoro delle terze in avanzamento, poi tre fasi e la zampata letale della Fent, che carica sulle gambe abbattendo mezza difesa prima di schiacciare in meta.
La Scozia soffre sull’uno-contro-uno e l’Italia lo capisce, unendo un ottimo lavoro difensivo ad una predominanza generale che però viene limitato dagli errori di handling: al 25’ è di nuovo festa per le ospiti, che vincono una mischia chiusa dentro i 22 scozzesi, sviluppando poi un multifase chiuso di prepotenza dalla Numero 8 Zanette, poi trasformata dalla Visman per il 19 a 12 che riporta sotto break le nostre.
La Scozia è in netta difficoltà e prova a cambiare registro con un paio di cambi, ma l’Italia è solida e pianta la bandierina in territorio avversario puntando alla terza marcatura, che arriva ad un minuto dal riposo: 34’, Italia in pressione nel cuore dei 22, mischia ai cinque metri vinta nettamente, la Zanette si stacca e brutalmente va all’impatto arrivando fino alla meta che chiude la frazione sul 19 a 17 per la Scozia
Secondo Tempo. Al rientro il copione non cambia: è l’Italia a fare la partita, con una notevole superiorità in fase di conquista e nei punti di collisione, ma qualche crepa di troppo nella difesa allargata. La Scozia prova a sfruttare i punti deboli italiani, ma non sblocca il suo score grazie ad una difesa che anche nelle fasi di recupero riesce a dire egregiamente la sua. I cambi volanti dalle panchine non spostano gli equilibri, mentre per l’Italia le occasioni di arricchire il bottino non mancano, ma vengono vanificate da una gestione non ottimale del possesso nei momenti-chiave. Gli sforzi azzurri trovano però finalmente la giusta gratificazione con la meta del sorpasso, che al 61’ sembrano poter indirizzare le sorti della gara dalla parte ospite: azione insistita delle avanti sulla linea di meta, palla ben controllata in avanzamento e poi è la Romersa a leggere meglio di tutte la situazione con un pick’n’go che sorprende le guardie scozzesi per la quarta meta che vale il sorpasso sul 19 a 22.
La Scozia sente scivolare via il match e produce l’ultimo sforzo lavorando meglio sul possesso: al 65’ la beffa per l’Italia, che introduce e vince una mischia dentro i propri 22, la trasmissione è però deficitaria e la palla cade, con scozzesi più leste nella raccolta e nella trasmissione al largo che fionda la neo-entrata Flynn al tuffo in bandierina che riporta avanti le sue sul 24 a 22.
Finale al cardiopalma: l’Italia non molla e si impossessa dell’ovale fino al 70’, con gli ultimi secondi in avanzamento pericolosissimo, fino alla palla persa sul placcaggio decisivo di una Scozia che porta a casa il match di fronte ad una squadra dimostratasi di altissimo livello.
Il commento di Diego Saccà, Head Coach Italia: “Siamo molto soddisfatti di quanto tutte queste ragazze hanno saputo fare durante questo Festival e nei cinque mesi chi ci hanno avvicinato alla competizione. Il gruppo si è confrontato alla pari con due realtà della portata di Scozia e Galles, ed il vissuto di questa grande esperienza, assieme all’aumentata consapevolezza sui propri mezzi e sull’efficacia del lavoro su cui si sta tanto impegnando, sono un patrimonio prezioso da cui ripartire per continuare a costruire il nostro futuro”.
Il tabellino del match:
Edinburgh – Dam Health Stadium
U18 Women’s Rugby Festival | Day 2
Mercoledì 13 Aprile 2022
Scozia U18 v Italia U18 24-22 (19-17)
Marcatori: PT 1’ m. Langford, nt (5-0); 6’ m. Phimister, t. MacRae (12-0); 12’ m. Phimister, t. MacRae (19-0); 19’ m. Fent, nt (19-5); 25’ m. Zanette, t. Visman (19-12); 34’ m. Zanette, nt (19-17). ST 61’ m. Roversa, nt (19-22); 67’ m. Flynn, nt (24-22).
Scozia U18: MacRae; Walker, Robertson-Jack (26′ Campbell), Langford, Phimister; Ainsworth, Henderson; Ritchie (38′ Gracie), Stewart, M. MacDonald; Bogan, Hyland; Fleming (26′ Poolman), Craig, Fletcher.
A disposizione: Gracie, Poolman, Brown, Quigley, Gray, Speer, C. MacDonald, Taganekurukuru, Flynn, Dunnett, Campbell
Head Coach: Duncan Harrison
Italia U18: Romersa; Busana (67′ Paladini), Grassi, Della Sala (42′ Ramli), Campigotto (67′ Corsini); Visman, Cinque (42′ Maffia); Zanette, Di Franco, Logoteta; Carnevali (37′ Pinton), Celli (35′ Timpu – 67′ Da Lio)); Tufano (67′ Fortuna), Fent, Dosi (35′ Cittadini)
A disposizione: Cittadini, Fortuna, Da Lio, Pinton, Palladino, Timpu, Ramli, Paladini, Maffia, Corsini
Head Coach: Diego Saccà
Cartellini: nessuno
Calciatrici: MacRae (SCO) 2/4; Visman (ITA) 1/4
Note: match giocato su prato sintetico. Regolamento adattato con ingaggio controllato, cambi volanti e calcio tattico limitato.