STORIA DI DILETTA, LA RAGAZZA CHE NON MOLLA

Qualche giorno fa, tra la posta in arrivo in Comitato, una lettera. Comincia così una storia di speranza, resilienza e sogni. La raccontano direttamente le parole dei protagonisti, senza toccare una virgola

 

 

Caro signor Presidente,

sono Diletta, la giocatrice dell’Under 13 della società Rugby Frassinelle. Avrei una cortese richiesta da farle: vorrei tanto che l’anno prossimo le squadre dell’U14 fossero miste. Se questo non fosse possibile io sarei costretta a rinunciare al rugby, e questa purtroppo è una condizione che non riuscirei a sopportare perchè il rugby mi ha aiutata molto. Grazie al rugby e ai miei compagni di squadra sono diventata una persona migliore.

All’inizio non ero convinta di praticare questo sport (forse perché ero ancora troppo piccola), ma un giorno d’estate mio cugino ha deciso di insegnarmi a giocare e da quel giorno tutto è cambiato.

All’inizio sbagliavo molto, poi quando piano piano ho imparato le regole e ho iniziato a fare le mie prime “partite” ho capito che questo sport mi avrebbe dato la possibilità di avere un posto significativo nel mondo perché ancora non lo avevo trovato.

Il primo allenamento di rugby è stato meraviglioso perché alcuni dei miei compagni li conoscevo già, e gli altri mi hanno fatta sentire parte del gruppo fin da subito; andando avanti e continuando a fare allenamenti di prova ho capito che questo era la sport per me, lo sport che definiva al meglio il mio carattere, che mi avrebbe sempre aiutato nel bene nel male, nelle giornate sì e nelle giornate no.

Insomma, quando vado agli allenamenti di rugby è come ritrovare una parte di me, è un momento di sfogo dove non penso più a niente. Questo fantastico sport mi libera dai brutti pensieri e dalle giornate brutte.

Togliermi l’opportunità di praticare questo sport è come perdere la parte migliore di me, ma non solo: grazie al rugby sono diventata una persona migliore ed è stato grazie anche ai miei compagni ed educatori, che mi hanno aiutato e supportato ad affrontare le mie paure, insegnandomi a credere nelle mie capacità e a non mollare mai.

Mi hanno fatto sentire parte del gruppo in men che non si dica, quindi perdere loro è come perdere la mia seconda famiglia. Quando sono entrata nell’ Under 13, all’inizio, è stato molto difficile mettermi alla pari con gli altri piu’ grandi per guadagnarmi il posto in squadra; ho fatto molta fatica, ci ho messo molto impegno e non mi sono mai abbattuta certa che prima o poi sarebbe arrivata la mia occasione. Ora per me giocare è molto più semplice e tanto divertente.

Spero di averle trasmesso il mio amore per questo sport e se lei terrà conto di quanto questo sport sia importante per me, credo mi offrirà l’opportunità di continuare a giocare per un’altra stagione.

La ringrazio, per la sua attenzione e sono certa della sua disponibilità.

Colgo l’occasione con questa lettera di augurarle buona giornata.

In attesa di una sua risposta le porgo cari saluti.

Diletta Vanzelli

 

Ciao Diletta, sono Sandro Trevisan, Presidente del Comitato Regionale della Federazione Italiana Rugby.

Ti ringrazio per la Tua lettera dove evidenzi tutta la passione e l’amore che provi per questo nostro bellissimo sport. I valori che Tu hai fortemente percepito, e che i nostri educatori cercano di insegnare, sono proprio quelli del sostegno, dell’appartenenza, della forza del gruppo, che messi tutti assieme formano certamente delle belle persone.

Sono proprio le testimonianze come la Tua che ci danno forza e stimoli per fare sempre meglio e sempre di più. Il movimento femminile è in primo piano nell’attività del Comitato Regionale, e stiamo cercando proprio di aumentare i numeri delle Under 14 e Under 16 in modo che ogni Club riesca ad avere la propria squadra.

Capisco il Tuo dispiacere per non poter più giocare con i Tuoi compagni di squadra ma, in questo caso, è una questione di sicurezza. Una Ragazza ed un Ragazzo dopo i 13 anni cominciano ad avere differenze atletico/fisiche importanti, e sarebbe decisamente troppo pericoloso partecipare a delle partite assieme.

Quello che potresti fare, se i Tuoi Genitori sono d’accordo, è di allenarti a Frassinelle con l’under 14 maschile ed una volta alla settimana spostarti su un Club che abbia la squadra femminile Under 14.

Il Club più vicino è Valsugana ( 60 Km) e, se la cosa Vi interessa, posso parlare con il Presidente per organizzare la Tua attività.

Il nostro sport ci insegna soprattutto che nello sport e nella vita non bisogna mollare mai. Non mollare Diletta.

Quando sarò dalle Tue parti, o se sarete presenti al Torneo di Paese o di Verona di domenica prossima (fammi sapere) verrò a salutarti personalmente.

Grazie Diletta.

Sandro Trevisan

 

 

Grazie Sandro,
ho riferito il tuo messaggio, che è stato accolto con riconoscenza e speranza. Riconoscenza e speranza che ti saranno confermate personalmente da Diletta e sua madre Fabiana a Paese, se ci sarai.

Grazie ancora,

Raffaele Mora
(Presidente Rugby Frassinelle)